Chiese e parrocchie del comune di Acquedolci (ME)


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01/02/2004 - lettera alle famiglie di febbraio 2004
“POPOLO DI DIO, RACCONTA LA TUA FEDE!”

Carissimi,
la Chiesa quella composta da tutti noi battezzati per intenderci, possiede un grande bagaglio: la fede in Gesù Cristo!
Tesoro preziosissimo che ce l’ ha trasmesso la generazione che ci ha preceduto, la quale, a sua volta, l’ ha avuto in eredità da quella precedente. E’ così per tutte le altre generazioni fino ad arrivare a quella degli apostoli.
Questo passaggio della fede è stato sempre assistito dallo Spirito Santo, che ne ha garantito contemporaneamente l’incarnazione nelle singole popolazioni della terra senza che perdesse freschezza e genuinità originaria, quella voluta da Gesù. Adesso tocca a noi consegnare questa preziosa eredità!
Non lasciamoci ingannare da chi dice che la fede sia un fatto privato. La fede è un bene e un diritto dell’umanità, perché essa è il fondamento più solido per la crescita della speranza, la solidarietà, la fraternità e la pace. Ci sono beni più grandi?
Non perdete occasione per narrare la vostra fede nel Signore: sarà il più alto atto d’amore che potete offrire all’uomo di oggi!
Vi benedico di cuore tutti. + Ignazio Vescovo
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La Parola… con le parole

LA CHIESA É UNA COMUNITÀ CHE
NARRA E TRASMETTE LA PROPRIA FEDE

“Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all’assemblea. Lodate il Signore, voi che lo temete, gli dia gloria la stirpe di Giacobbe...
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; annunzieranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno:“Ecco l’opera del Signore”.
dal Salmo 22, versetti 23-24 e 31-32

La Chiesa da sempre ha tenuto fede al mandato di Gesù: “Andate e predicate il Vangelo a tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
In ogni epoca ed in ogni posto della terra ha cercato sempre la forma migliore per narrare la propria fede in Gesù Cristo.
Quest’opera ha fatto crescere il popolo dei battezzati e soprattutto la santità negli uomini.
Quante persone sono divenute sante grazie alla trasmissione della fede curata dalla Chiesa. E i santi che conosciamo sono solo meno della millesima parte di essi.
Anche oggi la Chiesa vuole assolvere questo compito e sta studiando per trovare la forma migliore per trasmettere il bene preziosissimo della fede agli uomini e in particolare ai giovani di oggi.
In questi giorni passati qualcuno vi ha annunciato che la nostra Diocesi sta organizzando la “Settimana della Fraternità”: un evento da cui potrà nascere un modo bello per continuare a trasmettere la fede nel Signore Gesù, raccontando gli uni agli altri quanto Dio sta facendo nella vita di ciascuno e del nostro popolo.
Pregate il Signore perché questa proposta arrivi in porto e produca come frutto la gioia di trasmettere e raccontare la propria fède così come ciascuno la vive e di raccontare la propria vita come è guidata dalle fede.
LA CHIESA CHE SI RINNOVA …

La nostra Parrocchia sta vivendo un momento importante della sua vita: si stanno costruendo, secondo quanto stabilito dalle norme del Concilio Vaticano II, il nuovo Altare, l’Ambone e la Sede del celebrante.
Questo evento ci invita a riflettere più profondamente sul significato di questi simboli.
L’ALTARE è la mensa del Signore, alla quale il Popolo di Dio è chiamato a partecipare quando è convocato per la Messa. Su di esso viene perpetuato nel mistero, lungo il corso dei secoli, il sacrificio della Croce.
L’altare è il segno di Cristo, dal cui fianco squarciato scaturiscono l’acqua e il sangue fonte dei sacramenti della Chiesa: presso questo altare i fedeli di Acquedolci si raduneranno per celebrare i momenti più importanti della loro vita cristiana (il Battesimo, la Prima Comunione, la Cresima, il Matrimonio, l’Estremo Saluto).
L’altare è punto centrale per tutti i fedeli, è il polo della comunità che celebra. Non è un semplice arredo, ma il segno permanente del Cristo sacerdote e vittima, è mensa del sacrificio e del convito pasquale che il Padre imbandisce per i figli nella Casa comune, sorgente e segno di unità e carità.
L’AMBONE è il luogo da dove viene annunciata la Parola di Dio, da cui risuona di continuo per noi la Parola della vita.
La SEDE è il luogo da cui il sacerdote presiede la comunità raccolta e ne guida la preghiera. E’ il luogo -segno della presenza di Cristo capo, incarnata dal presidente della celebrazione, in dialogo con l’assemblea.
La Custodia della Santissima Eucaristia (Tabernacolo) è stata collocata nella cappella del Sacro Cuore per favorire la preghiera e l’adorazione personale.

Quando verranno ultimati i lavori l’altare verrà dedicato dal nostro Vescovo. In questa occasione la comunità è invitata a partecipare per lodare e ringraziare il Signore.
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CALENDARIO LITURGICO-PASTOR. FEBBRAIO 2004

1 domenica IV DOMENICA TEMPO ORDINARIO
XXVI Giornata per la Vita “Senza figli non c’è futuro”.

2 lunedì PRESENTAZIONE DEL SIGNORE (Candelora)
SS. Messe ore 7.30 – 17.30 Sono invitati a partecipare tutti i genitori con i loro bambini nati nel 2002/04.
VIII Giornata della Vita Consacrata.

3 martedì S. BIAGIO Vescovo e Martire
SS. Messe con Benedizione della Gola ore 7.30 – 17.30.

5 giovedì S. AGATA Vergine e Martire 1° giovedì
ore 17.30 Messa con il gruppo di preghiera di Padre Pio.

6 venerdì ore 17.30 S. Messa con il gruppo di preghiera Figlie del S. Cuore. 1° venerdì

9 lunedì PASSAGGIO DELLA MADONNA di LORETO
la statua resterà dalle ore 9.30 alle 11.00 in Chiesa.

11 mercoledì BEATA MARIA VERGINE DI LOURDES
XII Giornata Mondiale del Malato, ore 17.30 S. Messa.

25 MERCOLEDI DELLE CENERI Digiuno e Astinenza
SS. Messe ore 7.30 – 17.30 (Inizio della Quaresima).
Dalle 8.00 alle 17.30 ESPOSIZIONE EUCARISTICA.

27 venerdì VIA CRUCIS E S. MESSA ore 17.30 Astinenza.

Disposizioni circa il digiuno e l’astinenza.
1. L’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi, sono tenuti tutte le persone dai 14 anni in su.
2. Il digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera, sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno.



 
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