Chiese e parrocchie del comune di Pettineo (ME)


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...i Santi

SANTA OLIVA (Patrona e Protettrice di Pettineo)
S.Oliva è la patrona di Pettineo, si festeggia il 5 maggio,
la festa costituisce un misto di sacralità e tradizione che vede la partecipazione di numerosi devoti e di pellegrini provenienti dai paesi vicini e anche lontani.

I preparativi ai festeggiamenti cominciano molti giorni prima con la collocazione della statua all’altare.

La statua viene esposta al culto dei fedeli per la tradizio-nale novena, nove serate di preghiere e canti in cui immancabilmente ogni pettinese porterà la sua devozione alla Santa.

La statua viene adornata con preziosi gioielli: collane, anelli, bracciali e orecchini, accumulati in secoli di fede, viene detto ”L’oru da Santa” che i cittadini vicini e lontani hanno donato per voto.

Un momento emozionante è “l’imposizione della corona”

I festeggiamenti hanno inizio il 2 maggio con la processione della reliquia contenente un frammento del corpo della Santa e la benedizione delle campagne, coltivate prevalentemente coltivate ad ulivi.

Questa data ricorre all’anniversario del 2 maggio 1663 quando Padre Benigno, cappuccino pettinese,
portò a Pettineo la reliquia di S.Oliva, per volontà dei signori feudatari.

L’inizio principale dei festeggiamenti deve essere considerato il 3 maggio con la “CALATA DA BANNERA” che ha un valore simbolico ben preciso:
Il votarsi di Oliva al crocifisso; infatti nel momento in cui il Crocifisso ha percorso in processione le vie del paese giunge in Piazza Duomo, lo stendardo gli è portato innanzi, vi si inchina e lo segue fino alla chiesa di S.Oliva.

Il giorno 4 maggio vigilia della festa, il pomeriggio si fa il “gioco delle pentole”, consiste nell’attaccare in un filo dei vasi di terracotta che sono al posto delle pentole che si usavano in tempi passati, contenenti delle sorprese che ogni giocatore tramite un bastone e occhi bendati deve riuscire a colpire il vaso appeso.

La sera si celebra la S.Messa Vespertina coronata dall’Apoteosi della Santa, ossia “A VUTATA DI L’ALTARI".

Ad un certo momento in chiesa si spengono le luci e per mezzo di un congegno elettrico, (un tempo con la forza delle braccia) due angeli posti alla sommità dell’abside scendono fino a sfiorare le spalle della Santa, a questo punto la statua della Santa, come se presa dagli angeli viene innalzata e quando raggiunge una certa altezza,che rappresenta la porta del cielo, 104 lampadine inserite nelle due ante piramidali girevoli si accendono formando una gradinata illuminata, creando un effetto emozionante accompagnato dal coro che insieme ai fedeli recitano un canto per la Santa.

Il 5 maggio costituisce la data principale della festa,che anticamente veniva festeggiata il 2 maggio, e inizia con la S.Messa cui partecipano le autorità civili, militari e religiose, durante la quale è ripetuta in forma solenne la “VUTATA DI L’ALTARI”. finita la S.Messa la statua della Santa viene posta nella vara sono gli ultimi preparativi.

Nel pomeriggio la cavalcata storica, le cui origini probabilmente risalgono tra il XVI e XVII secolo, impegna numerosi cavalieri provenienti dai paesi limitrofi.

Oggi purtroppo si è persa la tradizione di sfilare con costumi tipici, i cavalli disposti in una lunga fila con in testa il campiere, fanno il giro del paese per fermarsi in piazza S.Oliva, dove un poeta del luogo recita in versi dialettali “I Parti” episodi della vita della Santa.

Verso le 20:00 è il momento della processione di grande emozione mentre il suono delle campane si diffonde per tutto il paese chiamando i fedeli a raccolta.

La vara settecentesca segue un itinerario ben preciso,e sui volti dei portatori sono ben visibili i segni della fatica e sofferenza che ci danno l’idea del pesante fardello che grava sulle loro spalle.

Suggestivo è il momento della corsa del fercolo da Piazza Duomo a Piazza croce e da Piazza S.Oliva a Piazza S.Nicolò a ricordo di una leggenda che trae le sue origini da una questione di campanilismo che voleva attribuire al simulacro di S.Oliva la fuga da Pettineo.

L’ottavo giorno dal decorrere della festa o la domenica successiva ad essa è ripetuta la processione di S.Oliva seguendo lo stesso itinerario processionale.

Ogni anno alla chiusura della festa la santa viene messa dentro un tabernacolo con tre porte e tre chiavi.per conservare l’oro della Santa.

CANTO A SANTA OLIVA:

S.OLIVA VERGINELLA -
IL TUO NOME TI FE BELLA
- IL TUO ONORE VERGINALE
- RESE IL NOME TUO IMMORTALE.

STATA DEL CRISTO RISORTO (FESTA DI PASQUA)
PASQUA è il giorno più atteso dai pettinasi ed anche dai tanti forestieri ed emigranti che vengono avedere il tradizionale ”NCUONTRU” che si svolge in piazza S.Oliva.

Alle 10:00 dalla Chiesa Madre esce la grandiosa statua di Gesù risorto che con l’accompagnamento di numerosa gente attraversando il Viale delle Rimembranze si reca in piazza
Dopo qualche minuto sempre nella stessa chiesa la Madonna tolto il mantello luttuoso dell’addolorata segue un'altra via e viene nascosta di9etro l’angolo della strada d accesso a piazza S. Oliva in attesa che arrivi il corteo di Gesù Risorto e la gente che era in processione si raduni nella piazza.

A questo punto il sacerdote suona una campanellina che da segno ai portatori di correre per fare incontrare GESU’ e MARIA. E’ un momento molto suggestivo ed emozionante che rimane impresso in ognuno dei presenti fa vivere la gioia di Maria al riabbracciare il proprio Figlio.

Alla conclusione della cerimonia le due statue camminano una accanto all’altra fino al rientro in chiesa madre dove viene celebrata la Santa Messa Pasquale

STATUA DI MARIA ADDOLORATA

SAN GIUSEPPE
Festeggiato il 18 e 19 marzo:

il giorno 18 viena portata in processione dopo la Santa Messa la Sacra Famiglia (San Giuseppe, la madonna e Gesù bambino) e il 19 sempre dopo la Santa Messa viene portata in processione la statua Di San Giuseppe per le vie del paese, prima d’accompagnare il santo in chiesa avviene la cosiddetta “VAMPATA” (falò)consiste nel formare una fiaccolata dove vengono bruciati i rami d’ulivo secchi,
nei tempi antichi venivano bruciati i mobili vecchi che come diceva la tradizione avevano il significato di cacciare gli spiriti dalle case.

Per accompagnare il fuoco che arde la banda del paese suona delle tarantelle siciliane.

Alcune famiglie come “vutu” fatto al santo, il giorno dei festeggiamenti, preparano i cosidetti ”Virginieddi” consistente nel dare da mangiare a tanti bambini e ad uno di essi viene dato un bastone in mano, che rappresenta l’immagine di San Giuseppe.

VENERDI SANTO
La ricorrenza del Venerdì Santo è una delle manifestazioni religiosi alla quale tutti i Pettinesi sono particolarmente legati per la sugestività dell'evento sia per ciò che riguarda l'aspetto strettamente legato alla religione cattolica che per la "sentita" processione alla quale tutti partecipano in silenzio e in preghiera.

Il giovedì santo viene celebrata la veglia al Cristo morto nella Chiesa Madre.

Il venerdì mattina si svolge la Via Crucis fra le vie del paese, vengono recitati i misteri.

La sera, al suono di una “Truoccola”si svolge la processione dell’ urna del Cristo morto e dell’Addolorata.

Partecipano anche le statue di S.Giovanni apostolo, l'Addolorata, ed Ecce Homo.

MADONNA DELLA PIETA'
Viene festeggiata l’ultima domenica d’agosto.

Anche in questa occasione viene proposto il tradizionale gioco delle pentole e la gincana un altro gioco a premi dove può partecipare chiunque tramite un iscrizione.

SAN FRANCESCO
viene festeggiato il 4 ottobre viene celebrata la novena presso il convento dei cappuccini e dopo la statua viene portata in processione dai francescani, come simbolo il sindaco porta l’olio stagionato

MADONNA DEL CARMINE
16 luglio si celebra la Santa Messa e si svolge la processione.

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