Un tempo convento dei Frati cappuccini, a quanto pare la Chiesa oggi visibile è una parziale ricostruzione voluta da Monsignor Giovanni Sergio. La Chiesa, dedicata alla Madonna Addolorata, è diventata da oltre un decennio, la tomba della famiglia Sergio. Proprio in questa chiesa si trovano le più antiche mattonelle di ceramiche esistenti a Santo Stefano di Camastra. Tra le varie manifestazioni religiose che si svolgono durante il corso dell’anno ecclesiastico a Santo Stefano di Camastra, ha sempre avuto rilevante importanza, sia per le antiche origini che può vantare, sia per il grande spirito di partecipazione di cui si animano i fedeli stefanesi per l’occasione, la processione del Venerdì antecedente la Pasqua. La tradizionale processione del Venerdì Santo, del Cristo Morto e della Vergine Maria che piange il figlio, si svolge attraverso le vie del paese, partendo dalla chiesa del Calvario e concludendosi all’interno della Chiesa Madre.

Di ampie dimensioni, questa chiesa a tre navate è stata la prima utilizzata al culto; ancora prima della stessa Chiesa Madre che nonostante sia stata la prima struttura a nascere nel nuovo centro, non fu la prima ad essere completata.

È una piccola chiesa ad unica navata ed è apertale funzioni religiose. Una monumentale “vara” di antichissima fattura ci ricorda il santo a cui la Chiesa è dedicata.

All’interno, da secoli è oggetto di venerazione un Crocifisso ligneo, di antica fattura.
Preziose testimonianze della fede della gente sono i numerosi ex-voto, tra cui alcune tavolette dipinte nell’Ottocento, gelosamente custodite nell’adiacente sagrestia.